#assistenza sanitaria Italia
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La Crisi della Sanità Italiana: Mancano Medici e Infermieri, a Rimetterci Sono i Cittadini
Con una carenza di 25.000 medici e 65.000 infermieri, la sanità italiana è in emergenza, penalizzando soprattutto le classi sociali più fragili
Con una carenza di 25.000 medici e 65.000 infermieri, la sanità italiana è in emergenza, penalizzando soprattutto le classi sociali più fragili. La sanità italiana sta attraversando una crisi senza precedenti, aggravata da una cronica carenza di personale medico e infermieristico. Secondo le stime, mancano all’appello circa 25.000 medici e 65.000 infermieri, una situazione che sta mettendo a…
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La signora “Gloria”, paziente oncologica veneta di 78 anni, è morta ieri mattina, il 23 luglio, nella sua casa: è la seconda persona in Italia ad aver scelto di porre fine alle proprie sofferenze tramite l’aiuto alla morte volontaria, reso legale a determinate condizioni dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 sul caso Cappato-Antoniani, e la prima persona ad aver ottenuto la consegna del farmaco da parte dell'azienda sanitaria regionale.
"Gloria" ha potuto auto somministrarsi il farmaco letale attraverso la strumentazione fornita dal sistema sanitario, sotto il controllo medico del dottor Mario Riccio, Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, che nel 2006 aveva assistito Piergiorgio Welby e, il 16 giugno 2022, Federico Carboni, "Mario", il primo italiano che aveva potuto accedere a questa tecnica nelle Marche.
“In questo momento il nostro pensiero va alla famiglia di “Gloria”, al marito, vicino a lei fino all’ultimo istante - hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni - Anche se “Gloria” ha dovuto attendere alcuni mesi, ha scelto di procedere in Italia per avere accanto la sua amata famiglia e sentirsi libera nel suo Paese. Ringraziamo il dottor Mario Riccio, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio e che dopo l'impossibilità da parte dell'azienda sanitaria di fornire anche assistenza medica ha aiutato “Gloria” in questa fase finale, nel rispetto della sentenza 242/19 della Corte costituzionale. Le è stata risparmiata una fine che non avrebbe voluto, grazie alle regole stabilite dalla Consulta e grazie alla correttezza e all’umanità del sistema sanitario veneto e delle istituzioni regionali presiedute da Luca Zaia."
Intanto il Veneto è la prima Regione d’Italia ad aver raggiunto, e poi depositato, la soglia delle firme necessaria per poter portare la proposta di legge regionale sul suicidio assistito in Consiglio regionale. Sono infatti oltre 7.000 i cittadini veneti che hanno sottoscritto il testo di “Liberi Subito”, la proposta di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. - Ass. Luca Coscioni
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ARRIVA LA NUOVA FIGURA DELL’INFERMIERE DI FAMIGLIA
La Regione Veneto ha inserito nel suo ordinamento sanitario la figura dell’infermiere di famiglia o di comunità, una nuova professionalità a servizio delle persone, nata durante la pandemia, quando l’emergenza sanitaria ha portato alla luce la necessità di strutture e professionalità dedicate per l’assistenza territoriale. La nuova organizzazione della sanità territoriale nazionale ne prevede almeno 1 ogni 3.000 abitanti.
Secondo le linee di indirizzo ministeriali, l’infermiere di comunità, inquadrato come dipendente del servizio sanitario, lavora a livello ambulatoriale, domiciliare o, più in generale, nella comunità «Non solo un erogatore di assistenza sanitaria ma anche potenziale attivatore di servizi assistenziali». Questo nuovo ruolo nato per la valorizzazione della professione infermieristica, è finalizzato a rafforzare la presa in carico e la gestione proattiva dei bisogni di continuità assistenziale, di aderenza terapeutica, in particolare in soggetti fragili, per l’integrazione e il miglioramento dei servizi socioassistenziali. Gli infermieri di famiglia necessari in Italia nei prossimi anni saranno circa 20.000 e grazie ad un apposito percorso formativo che prevede un master universitario e percorsi specifici di tipo regionale, potranno gestire diversi livelli di complessità e di assistenza personalizzata, realizzando un nuovo modello sanitario più vicino alle persone, come previsto dal Decreto Ministeriale del 23 maggio 2022 n. 77 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”.
Il documento tecnico pubblicato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali denominato “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità” rientra nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).
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Fonte: Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali; Regione Veneto; foto di Thirdman
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PORTA (PD): MIGLIORARE L'ACCORDO SANITARIO TRA ITALIA E ARGENTINA PER LAVORATORI, TURISTI E STUDENTI
Nella mia recente interrogazione al Ministero della Salute ho chiesto al Governo di migliorare l’accordo tra Italia e Argentina in materia di assistenza sanitaria ampliando la platea dei soggetti assicurati e migliorando la qualità delle prestazioni somministrate. Le disposizioni sanitarie in questione sono previste nella Convenzione di sicurezza sociale tra i due Paesi firmata nel lontano 1981…
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Formazione infermieri
Formazione infermieri: introdotte novità nella normativa europea a Marzo 2024!
La Commissione europea ha introdotto il 4 marzo 2024 la Direttiva delegata (UE) 2024/782, portando aggiornamenti alla Direttiva 2005/36/CE (già modificata negli ultimi anni). La direttiva introdotta apporta significative novità riguardanti i requisiti minimi di formazione per le professioni di infermiere responsabile dell’assistenza generale, oltre che di altre professioni dell’ambito sanitario (dentista e farmacista).
Altre modifiche normative
La professione di infermiere ha subito notevoli cambiamenti dal 2005. Con la direttiva 2013/55/UE, alcuni aggiornamenti sono già stati introdotti, ma non sufficienti per coprire tutte le necessità emergenti. Le istituzioni accademiche e le organizzazioni professionali hanno segnalato che i programmi di formazione devono riflettere meglio le evoluzioni del settore. Ecco un elenco (non-esaustivo) delle istituzioni universitarie italiane che erogano corsi di laurea in infermieristica.
Le attuali modifiche
La Direttiva delegata (UE) 2024/782 modifica l’articolo 31 par. 6 della precedente direttiva del 2005, con il seguente testo:
La formazione di infermiere responsabile dell’assistenza generale garantisce l’acquisizione da parte del professionista in questione delle conoscenze e abilità seguenti:
un’estesa conoscenza delle scienze che sono alla base dell’assistenza infermieristica generale, compresa una sufficiente conoscenza dell’organismo, delle funzioni fisiologiche e del comportamento delle persone sane e malate, nonché delle relazioni esistenti tra lo stato di salute e l’ambiente fisico e sociale dell’essere umano;
una conoscenza della natura e dell’etica della professione e dei principi generali riguardanti la salute e l’assistenza infermieristica;
un’adeguata esperienza clinica; tale esperienza, che dovrebbe essere scelta per il suo valore formativo, dovrebbe essere acquisita sotto il controllo di personale infermieristico qualificato e in luoghi in cui il numero del personale qualificato e l’attrezzatura siano adeguati all’assistenza infermieristica dei pazienti;
la capacità di partecipare alla formazione pratica del personale sanitario e un’esperienza di lavoro con tale personale e con altri professionisti del settore sanitario;
la capacità di fornire cure infermieristiche personalizzate e di responsabilizzare i pazienti, i parenti e le altre persone interessate in relazione all’autoassistenza e alla necessità di condurre uno stile di vita sano;
la capacità di sviluppare un approccio efficace alla leadership e capacità decisionali;
conoscenza delle innovazioni tecniche relative ai metodi di assistenza sanitaria e infermieristica.
Il risultato di studi e ricerche sul campo
Per valutare la necessità di aggiornamenti, la Commissione ha condotto tre studi, raccogliendo dati a livello nazionale e dell’Unione tramite ricerche documentali e consultazioni con i portatori di interesse. Questi studi hanno evidenziato le aree in cui i programmi di formazione sono stati superati dai progressi scientifici e tecnici.
Quindi si rendono necessari degli aggiornamenti, in tali aree, nei programmi di formazione offerti da tutti le istituzioni formative nazionali
La Direttiva delegata (UE) 2024/782 della Commissione dovrà essere recepita dall’Italia e dagli altri paesi europei entro il 4 marzo 2026.
C’è tempo quindi un anno per aggiornare corsi di laurea e percorsi formativi di vario tipo. Stay tuned!
Ricordiamo che Consorzio Italia è alla ricerca di personale infermieristico. Per approfondimenti leggi quì
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Nell'Universo della Surrogazione: Comprendere i Costi della Maternità Surrogata
Benvenuti al nostro blog dedicato alla maternità surrogata e ai suoi costi. Se stai considerando questa opzione per espandere la tua famiglia, è importante capire i vari aspetti finanziari coinvolti. In questa guida completa, esploreremo i costi della maternità surrogata, fornendo informazioni dettagliate su ciò che puoi aspettarti durante il processo.
Sections:
Che cos'è la Maternità Surrogata?
Definizione di maternità surrogata
Tipi di maternità surrogata (tradizionale e gestazionale)
Leggi e regolamenti in Italia sulla maternità surrogata
Processo di Maternità Surrogata
Selezione della surrogata
Trattamento medico e preparazione
Il trasferimento dell'embrione
Monitoraggio e assistenza sanitaria durante la gravidanza
Nascita del bambino e procedura legale
Costi della Maternità Surrogata
Commissioni dell'agenzia surrogata
Compensazione per la surrogata
Spese mediche e assicurative
Costi legali
Altre spese (viaggi, alloggio, ecc.)
Fattori che influenzano i Costi
Località geografica
Complessità del caso
Esperienza dell'agenzia e dei medici
Requisiti specifici della surrogata
Risorse Finanziarie e Opzioni di Pagamento
Preparazione del budget
Finanziamento della maternità surrogata
Opzioni di pagamento flessibili
Consigli per Ridurre i Costi
Ricerca approfondita dell'agenzia
Massimizzazione delle coperture assicurative
Considerazione di opzioni internazionali
Considerazioni Etiche e Giuridiche
Discussione sui dilemmi etici
Rischi legali e questioni di cittadinanza
Testimonianze e Storie di Successo
Esperienze personali di famiglie che hanno utilizzato la maternità surrogata
Conclusion: Investire nella maternità surrogata è un processo complesso, ma per molte famiglie è la strada verso il sogno di avere un bambino. Con una comprensione completa dei costi e dei fattori coinvolti, puoi prendere decisioni informate e prepararti per questa emozionante avventura.
Infine, è importante ricordare che il supporto emotivo è altrettanto cruciale quanto la preparazione finanziaria durante il viaggio della maternità surrogata. Siamo qui per offrire risorse, supporto e informazioni aggiornate per aiutarti lungo il percorso. Buona fortuna!
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Bolzano, aggressioni, minacce in Pronto Soccorso: denunciati due stranieri
Bolzano, aggressioni, minacce in Pronto Soccorso: denunciati due stranieri Non cessano, purtroppo, gli episodi di aggressioni, minacce, inciviltà e caos che hanno quale “teatro” il Nosocomio cittadino. Anche negli ultimi giorni, nel corso dei normali servizi di prevenzione generale e soccorso pubblico, gli equipaggi della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato sono stati chiamati ad intervenire presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Maurizio” per evitare che condotte ostili di tal genere, tenute da soggetti spesso con precedenti penali e/o di Polizia per reati a contenuto violento. Due giorni orsono, infatti, in tarda serata, in ben 2 occasioni la Centrale Operativa della Questura, allertata da altrettante richieste di aiuto pervenute sul numero di emergenza “112 NUE”, ha dovuto inviare d’urgenza le “Pantere” della Polizia per evitare che situazioni di tal genere potessero ulteriormente degenerare, con conseguenze critiche per l’apparato di assistenza sanitaria del Pronto Soccorso. In entrambi i casi, i tutti e due i responsabili sono stati denunciati alla Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia aggravata ed interruzione di pubblico servizio. • Il primo episodio, avvenuto intorno alle ore 23,15, ha avuto quale “protagonista” tale M. E. H., 29enne cittadino marocchino in regola con le norme sul soggiorno in Italia. Un Addetto alla vigilanza dell’Ospedale, notando l’atteggiamento molesto e minaccioso di costui nei confronti del Personale Sanitario – asseritamente a causa del fatto che, contrariamente alla sua volontà, era da poco stato dimesso dal Nosocomio – interveniva per cercare di tranquillizzarlo. Scortato sino all’esterno, M. E. H., aggrappandosi con forza alla porta di ingresso, danneggiava il maniglione antipanico di una delle uscite di sicurezza. A quel punto, l’Addetto alla vigilanza si era visto costretto a richiedere alla Centrale Operativa della Questura l’intervento della Polizia. Giunto prontamente sul posto, l’equipaggio della Squadra “Volanti” prendeva in consegna il cittadino marocchino, per poi condurlo negli Uffici della Questura, ove veniva denunciato in stato di libertà, oltre che per i reati summenzionati, anche per il reato di danneggiamento aggravato. Le “intemperanze ospedaliere” di M. E. H., purtroppo, però, non finivano qui, in quanto, nel corso della nottata, gli equipaggi delle “Volanti” erano nuovamente chiamati ad intervenire al Pronto Soccorso in quanto il giovane nordafricano, dopo essere stato ancora una volta visitato, aveva ribadito, con le stesse aggressive e minacciose modalità, la volontà di rimanere all’interno per trascorrervi la notte, mettendola in pratica sdraiandosi sul pavimento. Solo grazie all’opera di persuasione degli Agenti di Polizia alla fine l’uomo si convinceva che, se voleva evitare ben più gravi conseguenze, se ne sarebbe dovuto uscire dall’Ospedale smettendola di creare criticità in un ambiente tanto sensibile e complesso quale in Pronto Soccorso. Su disposizione del Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori, nei confronti di M. E. H. l’Ufficio immigrazione ha avviato le procedure per la Revoca del Permesso di Soggiorno. • Intorno alla mezzanotte, tale A. A. – 49enne cittadino tunisino con numerosi precedenti penali e/o di Polizia a proprio carico, di varia natura e gravità – improvvisamente, durante l’attesa del suo turno di visita, nonostante presentasse solo lievi escoriazioni, iniziava ad urlare contro i sanitari e gli altri pazienti, profferendo gravi minacce e pretendendo di essere visitato in tempi rapidi passando davanti a tutti. Una volta giunti al Pronto Soccorso, gli Agenti, dopo aver cercato di placare la sua agitazione, riuscivano ad accompagnare l’individuo al di fuori del Nosocomio, ove erano in grado di procedere alla sua compiuta identificazione. Ed è proprio qui che i Poliziotti hanno avuto conoscenza della situazione migratoria del soggetto: privo del Permesso di Soggiorno, non aveva alcun titolo per permanere nel nostro Paese. Condotto in Questura e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, in considerazione di quanto poc’anzi menzionato il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha emesso in via d’urgenza, nei suoi confronti, un Decreto di espulsione con contestuale Ordine di Trattenimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri “Corelli” di Milano, ove è stato immediatamente scortato in attesa di essere quanto prima imbarcato su un volo diretto in Tunisia. “Ancora due gravi episodi di minaccia ed aggressione nei confronti del Personale Medico che opera in condizioni di estrema complessità presso il Pronto Soccorso cittadino - ha evidenziato il Questore Sartori – Da parte nostra prestiamo la massima attenzione a tale situazione, al fine di intervenire tempestivamente per evitare che tutto ciò generi non solo disservizi e situazioni di disagio, ma anche, ancor peggio, che vi possano essere conseguenze sulla sicurezza della Struttura ospedaliera e sulla salute di pazienti e Sanitari”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il risarcimento medico è un tema di grande rilievo nel contesto del diritto sanitario e della responsabilità medica. Esso implica la compensazione economica concessa ai pazienti che hanno subito danni a causa di errori, negligenze o omissioni durante la loro cura medica.
Questo documento esplorerà le basi legali del risarcimento medico in Italia, le procedure per la richiesta di risarcimento, e alcune statistiche pertinenti. Il tono adottato sarà professionale, mirato a fornire un'analisi chiara e basata su dati concreti.
Fondamenti Legali del Risarcimento Medico
In Italia, il risarcimento per malpractice medica si basa principalmente sul codice civile, in particolare sugli articoli che trattano la responsabilità per fatto illecito (articoli 2043 e seguenti). Secondo la normativa, chiunque cagiona un danno ingiusto ad altri è tenuto a risarcire il danno.
Nel contesto medico, ciò significa che i professionisti della salute devono operare secondo un "standard di cura" adeguato. Se questo standard non viene rispettato, e il paziente subisce un danno come risultato, il professionista può essere ritenuto responsabile.
Danni Risarcibili
I danni risarcibili possono essere di natura patrimoniale (danni emergenti e lucro cessante) e non patrimoniale. I primi si riferiscono a perdite economiche dirette e mancati guadagni, mentre i secondi includono danni morali e biologici, come il dolore e la sofferenza.
Il risarcimento può coprire anche costi futuri, come cure mediche necessarie a lungo termine e assistenza continua.
Procedura per la Richiesta di Risarcimento
La procedura per la richiesta di risarcimento inizia con l'accertamento della responsabilità. Il paziente (o i suoi eredi) deve dimostrare che il danno subìto è diretta conseguenza dell'azione o dell'omissione del professionista medico.
Questo di solito richiede una perizia medico-legale per stabilire il nesso causale tra il trattamento ricevuto e il danno subito.
Passaggi Chiave
Consulenza Legale: È consigliabile che il paziente si avvalga dell'assistenza di un avvocato specializzato in malpractice medica.
Raccolta delle Prove: Documentazione medica, testimonianze e, se necessario, rapporti di esperti.
Notifica e Negoziazione: Inviare una notifica formale al medico o alla struttura sanitaria coinvolti, tentando una negoziazione per un accordo extragiudiziale.
Azione Legale: Se non si raggiunge un accordo, il passo successivo è avviare una causa legale.
Statistiche sul Risarcimento Medico
Secondo dati recenti, il numero di casi di malpractice medica segnalati in Italia è in aumento. Un rapporto del 2022 indica che circa il 15% dei casi medici esaminati presenta elementi di responsabilità professionale. Tuttavia, meno del 10% di questi casi giunge a un risarcimento tramite sentenza giudiziaria, con molti che si risolvono tramite accordi extragiudiziali.
Analisi dei Dati
Frequenza e Tipologia di Errori: Gli errori diagnostici e gli interventi chirurgici sono tra le cause più comuni di reclami per malpractice.
Importi del Risarcimento: Gli importi variano significativamente, con un medio che si aggira sui 50.000 euro per caso risolto positivamente.
Considerazioni Finali
Il processo di risarcimento medico è complesso e richiede una navigazione attenta tra le questioni legali e mediche. È essenziale che i pazienti siano informati sui loro diritti e sulle procedure da seguire per ottenere un giusto risarcimento.
Allo stesso tempo, il sistema legale deve bilanciare la tutela dei pazienti con la necessità di non penalizzare eccessivamente i professionisti medici per errori non intenzionali.
Conclusione
Il risarcimento medico in Italia rimane un campo dinamico e in evoluzione, con continui aggiustamenti legislativi e giurisprudenziali. Per i pazienti, comprendere le basi del risarcimento e i passaggi per avanzare una richiesta è fondamentale per navigare con successo nel sistema sanitario e legale.
Per i professionisti del diritto, mantenere aggiornate le proprie conoscenze su queste dinamiche è essenziale per fornire la migliore assistenza possibile ai propri clienti.
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🌟 Vogliamo SMarphy: Un Manifesto per la Cura del Paziente
Gli abusi fisici e psicologici nei confronti del personale sanitario sono una questione estremamente seria e preoccupante. Esploreremo alcuni aspetti specifici riguardanti questo tema in Italia:
Legge 113/2020:
Nel 2020, l’Italia ha risposto all’allarme sociale riguardante le crescenti aggressioni agli operatori sanitari con l’approvazione della Legge n. 113 del 14 agosto.
Questa legislazione, intitolata “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni,” ha cercato di affrontare la questione delle aggressioni contro il personale medico1.
Tuttavia, a quasi tre anni dalla sua entrata in vigore, la sfida persiste.
Fattori di rischio:
Secondo la Relazione di Accompagnamento al disegno di legge S-867, i fattori di rischio responsabili di atti di violenza diretta contro gli esercenti le professioni sanitarie sono numerosi.
L’elemento peculiare e ricorrente è rappresentato dal rapporto fortemente interattivo e personale che si instaura tra il paziente e il sanitario durante l’erogazione della prestazione sanitaria.
Spesso sono coinvolti soggetti, come il paziente stesso o i familiari, che si trovano in uno stato di vulnerabilità, frustrazione o perdita di controllo, specialmente se sotto l’effetto di alcol o droga1.
Dati INAIL:
I dati dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) mostrano un incremento degli infortuni sul lavoro dovuti ad aggressioni nel settore sanitario.
Nel 2022, sono stati registrati oltre 1.600 casi positivi di aggressioni sul lavoro, rispetto al 2021 (circa un centinaio di casi in più) e ancor di più rispetto al 2020 (circa 1.400 denunce).
Nel quinquennio, il 37% dei casi è concentrato nell’Assistenza sanitaria (ospedali, case di cura, studi), il 33% nei Servizi di assistenza sociale residenziale (case di riposo, strutture di assistenza infermieristica, centri di accoglienza, ecc.) e il 30% nell’Assistenza sociale non residenziale.
Le donne sono soprattutto colpite, rappresentando oltre il 70% degli infortunati1.
Emergenza pandemica da Covid-19:
La legge è stata approvata proprio nel corso dell’emergenza pandemica da Covid-19 e risente in qualche modo del sentimento di gratitudine nei confronti del personale sanitario che lavora a pieno ritmo nella cura delle persone contagiate1.
In sintesi, la violenza contro il personale sanitario è un problema grave e richiede misure concrete per garantire la loro sicurezza e benessere. La formazione, la sensibilizzazione e l’implementazione di protocolli di sicurezza sono essenziali per affrontare questa sfida.
📊 Statistiche sulle Denunce dei Pazienti contro Medici Abusanti
Le statistiche riguardanti le denunce dei pazienti nei confronti dei medici sono rivelatrici:
In Italia, negli ultimi tre anni, sono stati registrati oltre 5.000 casi di aggressione nei confronti degli operatori sanitari. Il 71% di questi casi riguarda le donne, mentre il 39% coinvolge operatori sanitari tra i 35 e i 49 anni. La categoria più colpita è quella degli infermieri ed educatori che lavorano con tossicodipendenti e alcolisti, seguita dai operatori socio-sanitari. La categoria dei medici rappresenta il 3% dei casi 4.
La lotta per la dignità e la cura del paziente continua. #VogliamoSMarphy! 🌟👂🏥
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Giornata Mondiale del Diabete: Sensibilizzazione, Prevenzione e Solidarietà Globale. Recensione a cura di Alessandria today
Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete per promuovere consapevolezza, informazione e supporto per chi vive con questa patologia cronica.
Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete per promuovere consapevolezza, informazione e supporto per chi vive con questa patologia cronica. La Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra ogni anno il 14 novembre, rappresenta un’importante occasione di sensibilizzazione a livello globale. Questa giornata, istituita dall’International Diabetes Federation (IDF) e…
#Alessandria today#assistenza sanitaria#associazioni diabetici#attività fisica diabete#cerchio blu diabete#complicanze diabete#consapevolezza diabete.#controllo peso#cura della salute#cura diabete#diabete e alimentazione#diabete e bambini#diabete e obesità#diabete e società#diabete Italia#diabete tipo 1#Diabete tipo 2#dieta equilibrata#Educazione sanitaria#eventi diabete Italia#gestione diabete#Giornata Internazionale#Giornata Mondiale del Diabete#giornata salute#Google News#IDF#informazione medica#Insulina#italianewsmedia.com#malattie croniche
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“La mia infanzia al villaggio è stata bella, poi sono arrivati i bombardamenti e ho perso mia sorella, mio zio, mio nonno e mio padre. Con i miei fratelli speravamo che arrivati al campo le cose sarebbero andate meglio, ma la vita è diventata ancora più amara”.
Saleh – 15 anni – Siria
Saleh ha 15 anni e sta crescendo in un paese che oggi entra nel suo quattordicesimo anno di confitto. Saleh porta su di sé i segni della violenza: una pallottola gli ha lasciato una gamba più corta di ben 6,5 cm. Ma le cicatrici più difficili da curare sono quelle inferte da tutto ciò che la guerra gli ha già portato via: la sua casa, i suoi amici, le persone amate.
Oggi Saleh vive in un campo sfollati tra mille difficoltà e senza poter andare a scuola. Come lui, in Siria un’intera generazione sta crescendo senza sperimentare altro che privazioni, menomazioni fisiche e traumi psicologici.
Fin dall’inizio degli scontri, nel 2011, il nostro impegno è stato offrire supporto alla popolazione e soprattutto proteggere l’infanzia. Grazie al prezioso sostegno di persone generose come te in questi anni abbiamo garantito assistenza umanitaria a oltre 7,2 milioni di persone, tra cui 4,2 milioni di bambini. Siamo presenti dove i bisogni sono più urgenti, nei campi sfollati e nelle aree isolate assicurando:
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Assistenza sanitaria di base e trattamenti per la malnutrizione.
•
Sostegno psicologico e protezione dei minori negli Spazi a Misura di Bambino.
•
Accesso all'istruzione attraverso i nostri Centri Temporanei per l’Apprendimento.
•
Sostegno economico alle famiglie più vulnerabili.
In questo scenario drammatico, lo scorso anno il terremoto ha portato 13,6 milioni di persone ad avere urgente bisogno di assistenza umanitaria. Noi stiamo continuando a fare tutto il possibile per evitare che le condizioni di vita continuino a peggiorare. C’è urgente bisogno di tutto. Fai arrivare il tuo aiuto.
Grazie di cuore per quello che potrai fare.
Daniela Fatarella
Direttrice Generale per l'Italia
Save the Children
P.S. Puoi donare anche con bonifico: IBAN IT71P0501803200000011184009 intestato a SAVE THE CHILDREN ITALIA ETS, causale "Fondo Emergenze per i Bambini - 28314".
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Fotogallery - Arrivato in Italia il terzo volo con civili provenienti da Gaza
E’ atterrato all’aeroporto militare di Ciampino un velivolo C-130 dell’Aeronautica militare con a bordo civili bisognosi di assistenza sanitaria provenienti dalla Striscia di Gaza. Il volo – il terzo dall’inizio delle operazioni – è stato organizzato dall’Unità di Crisi della Farnesina e dal Comando Operativo di Vertice Interforze. Allo scalo era presente il presidente della Regione Lazio,…
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Moving to Italy, il 28 novembre a Londra la prima edizione dell'evento organizzato dalla Icciuk
Di Redazione In24 @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Prima edizione il 28 novembre a Londra del Moving to Italy Show organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito e dedicato alle opportunità offerte a chi si trasferisce in Italia. Moving to Italy Show, prima edizione a Londra il 28 novembre 2023 Vuole aiutare i residenti in Regno Unito a spostarsi in Italia il Moving to Italy Show, la prima edizione organizzata dalla Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, con il patrocinio e il sostegno di Ambasciata d'Italia nel Regno Unito, Consolato Generale d'Italia a Londra, ENIT, Agenzia itlaiana del Commercio. Questo evento gratuito, che si terrà il 28 novembre 2023 presso il Royal Automobile Club, Pall Mall, è progettato per presentare al pubblico le molte opportunità per vivere, lavorare, muoversi o ritirarsi in Italia, offerte attualmente dallo Stato italiano. Vantaggi Fiscali e Opportunità di Vita Uniche in Italia Tra gli schemi fiscali che favoriscono il trasferimento vi sono tariffe fiscali scontate sullo stipendio per tutti i tipi di lavoratori; una tassa fissa annua di 100.000 euro per gli Individui ad Alto Reddito e le loro famiglie e una tariffa fissa del 7% per i pensionati. Per ulteriori dettagli visita il sito dell'Agenzia delle Entrate. La giornata prevede seminari dal vivo e dibattiti moderati da esperti del settore, nei quali il pubblico potrà apprendere informazioni sulle diverse opzioni di visto, residenza, investimento e tassazione, e comprendere la vita italiana in termini di lavoro, scuole e assistenza sanitaria. All'evento è prevista un'area riservata agli incontri con espositori selezionati, in grado di offrire ai partecipanti tutte le informazioni necessarie su come trasferirsi in Italia senza stress, sia per motivi di lavoro che di vita. Programma della Giornata e Opportunità di Rete La sessione mattutina dei seminari inizia alle 9.00 e durerà circa 60 minuti, seguita da una sessione di domande e risposte e una sessione di networking. Dalle 10.30 alle 12.00 il team della Camera, i relatori dei seminari saranno disponibili per incontri individuali e consulenze con i visitatori. Il primo blocco sarà incentrato sui vantaggi per i cittadini britannici che desiderano trasferirsi in Italia. La sessione pomeridiana dei seminari inizia alle 12.30 con una sessione di domande e risposte e una sessione di networking. Dalle 14.00 in poi, il team della Camera, i relatori dei seminari saranno disponibili per incontri individuali e consulenze con i visitatori. ... Continua a leggere su www.
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Ludopatia: cos'è e come curarla
Cos'è la ludopatia e come curarla? Quello che semplicisticamente è definito come il vizio del gioco è, in realtà, qualcosa di molto più complesso. La ludopatia, infatti, è inserita nel Manuale dei Disturbi Mentali, ha un'origine neurobiologica oltre che sociale con sintomi riconoscibili e conseguenze devastanti. Da vizio a disturbo mentale La ludopatia, detta anche Disturbo da Gioco d'Azzardo, è l'incapacità di gestire e domare gli impulsi legati al gioco. Per questo motivo fino a una decina di anni fa era considerata un disturbo di tipo compulsivo. Nel 2013, poi, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali - DSM 5 (APA, 2013) l'ha compresa nell'ambito delle "dipendenze senza sostanze" e dei disturbi da addiction. La stessa categoria alla quale appartengono, per intenderci, lo shopping compulsivo, le dipendenze da lavoro (workaholism), la dipendenza da Internet. Dal 2012, in Italia, la ludopatia, intesa come gioco d'azzardo patologico, è inserita dal Sistema Sanitario Nazionale nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza sanitaria. Quali sono i sintomi della ludopatia I sintomi della ludopatia sono gli stessi che riscontriamo nel caso delle dipendenze da sostanze: - craving: cioè forte desiderio - assuefazione - astinenza - depressione - irritabilità - disturbi delle funzioni cognitive - ansia - alterazione del ritmo sonno-veglia Come riconoscere una persona affetta da ludopatia? Ecco alcune delle sue caratteristiche più riconoscibili: - il pensiero è sempre rivolto al gioco: ripensa alle esperienze passate, escogita il modo per ottenere i soldi per giocare, pianifica la successiva sessione di gioco - utilizza il gioco per placare emozioni come sensi di colpa, ansia, disagio - diventa irritabile se tenta di ridurre o di abbandonare il gioco - ha bisogno di investire nel gioco quote di denaro sempre crescente e quando perde spesso ricomincia a giocare per recuperare quanto perso Chi soffre di ludopatia tende a nascondere la propria patologia e il denaro giocato. Molto spesso a causa della ludopatia chi n'è affetto perde importanti occasioni di studio, lavoro o relazioni sentimentali e rapporti di amicizia. Le persone ludopatiche, infatti, tendono a ricorrere a tutte le loro conoscenze per procurarsi il denaro da giocare. Cosa causa la ludopatia? Il passaggio della ludopatia da disturbo compulsivo a disturbo del comportamento ha cambiato il modo di guardare alle cause scatenanti. Il Disturbo da Gioco d'Azzardo nasce da una combinazione di diversi fattori di natura biologica, sociale e psicologica. Da un punto di vista biologico possiamo farlo risalire a un malfunzionamento nel sistema dei neurotrasmettitori con particolare riferimento a quelli che coinvolgono la dopamina, la serotonina e la noradrenalina. Ciò compromette alcune funzioni legate al ragionamento. Sono particolarmente predisposte a sviluppare questa patologia anche le persone che hanno problemi a gestire gli impulsi. Da un punto di vista sociale contano molto la storia familiare e l'esposizione al gioco. Le persone con familiari ludopatici tendono a diventare essi stessi ludopatici più facilmente. Ludopatia: come curarla? Come si cura la ludopatia? Il primo passo è riconoscere di avere un problema e chiedere aiuto. Può sembrare banale ma questo tipo di disturbo crea un vortice che toglie lucidità. Il secondo passo è affidarsi a un professionista che valuterà il percorso di cura più adeguato. Tale percorso prevede generalmente diverse sessioni di psicoterapia alle quali può essere abbinata, all'occorrenza, la somministrazione di farmaci specifici. In copertina foto di Clarence Alford da Pixabay Read the full article
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Questa review Canada-Usa, dove la Anagrafica Inclusiva LGBTI esiste dal 2010, fa il punto sulle questioni pratiche che si sono dovute affrontare e che ancora hanno bisogno di essere migliorate:
https://www.jmir.org/2023/1/e46773
I focus sono sui seguenti argomenti:
terminologia, salute digitale e funzioni del fascicolo sanitario elettronico, implicazioni politiche e pratiche, impostazioni di assistenza primaria, impostazioni di assistenza per acuti e terziaria, assicurazione sanitaria, sistemi di fatturazione medica, sistemi legali e culture sanitarie diverse (come quella UE).
In UE abbiamo pubblicato da luglio 2023 questa guida generale ma in Italia ancora nessuno si è fatto carico della Anagrafica Inclusiva LGBTI in Sanità:
https://commission.europa.eu/document/download/66adbc7e-99cb-4d88-a653-d7fbfba9d7e8_en?filename=JUST_Guidance%20note%20on%20the%20collection%20and%20use%20of%20data%20for%20LGBTIQ%20equality%20%E2%80%93%202023.pdf.pdf
I problemi maggiori verificati sono:
1) L'uso della Carta di Identità o del Codice Fiscale impedisce di elaborare la presenza di persone Transgender o Intersessuali e nega loro l'assistenza primaria o la gratuità delle prestazioni di base.
2) Si è proposto il concetto di "sesso per uso clinico" (SFCU) separato dal sesso anagrafico ed è stato usato per garantire l'accesso a cure ormonali e chirurgiche specifiche ma anche oncologiche, urologiche o ginecogiche. Gli intervalli di riferimento di salute anche ematologici possono essere diversi inoltre in persone Transgender o Intersessuali.
3) In Canada come negli USA l'assicurazione sanitaria è privata e c'è un rischio di frodi per l'uso di termini Alias o dopo il riconoscimento del proprio genere legalmente. Questo problema non esiste in Italia.
4) In Italia il problema maggiore è inveve che il cambio di sesso anagrafico rende impossibile alcuni screening oncologici, ad esempio. Anche prima del riconoscimento legale i valori alterati dagli Ormoni non sono riconosciuti dai sistemj elettronici automatizzati su M o F solamente. Esistono poi valori, ad esempio ematologici o al PAP test, che sono unici per le persone Transgender o Intersessuali.
5) In Canada e USA è ovviamente sentita come molto importante la questione intersezionale tra ricchezza-povertà, genere, etnia, orientamento sessuale, religione, espressione di genere, cultura di appartenenza, ecc. In Italia le minoranze sono ancora semplicemente maltrattate o ignorate anche in Sanità.
6) Anche questo articolo sottolinea l'importanza di aggregare i dati delle Minoranze per garantire categorie utili statisticamente. Tuttavia a livello clinico resta l'unicità della persona a garantire la relazione sanitaria e la aderenza a programmi di prevenzione diagnosi e cura.
7) Quindi è necessario un meccanismo di un peso... due misure... per usare in modo aggregato i dati epidemiologici e in modo individualizzato i dati nella relazione sanitaria col singolo utente.
8) Anche durante un'emergenza è stato considerato fondamentale rendere nota l'identità di genere per l'uso del nome e desinenze ma anche per l'assegnazione alle camere o agli esami specifici per il corpo che si ha e non per l'indicazione Anagrafica che sarebbe sempre parziale sia prima sia dopo il riconoscimento del genere
9) Lo stesso discorso vale per il riconoscimento dell'orientamento sessuale, del partner, soprattutto se sposati o uniti civilmente, specialmente in Ginecologia ed in Pediatria (per la cura dei figli di coppie omogenitoriali)
10) In caso di incoscienza del paziente:
A) la raccolta dati in fascicolo sanitario elettronico potrebbe garantire anche che non ci siano gravi confusioni sul corpo da curare
B) si possa evitare di dileggiare chi non può difendersi in caso si identifichi la persona come Intersex o transgender durante l'esame clinico.
11) Le relazioni iniziano all'accoglienza dove l'appellativo Sig. oppure Sig.ra o l'uso del nome anagrafico possono causare gravi imbarazzi ed impedire l'accesso alle cure delle persone Transgender non riconosciute nei documenti per il proprio genere.
Anche successivamente nella comunicazione in messaggi telefonici o per email bisognerà trovare soluzioni migliori per le persone TGNC.
12) La maggior povertà e per alcuni sottogruppi la minore scolarità rendono difficile l'accesso ai sistemi informatici utilizzati oggi sempre più spesso in Sanità.
13) La questione della Visibilità del proprio genere o orientamento sessuale è fondamentale per ottenere l'accesso a screening o cure specifiche ulteriori ma non sempre le persone LGBTI se ne rendono conto e generalmente i medici non sono comunque formati a fornire quei servizi sanitari specifici.
14) Il rischio di misgendering, omofobia sanitaria o espulsione sono forti anche in Italia ma anche l'assenza di specifica formazione in Medicina di Genere LGBTI rende spesso inutile il Coming Out con il personale sanitario.
15) Il problema della visibilità LGBTI si incrocia anche con la paura soprattutto per i minori che determinate informazioni siano date a parenti omofobi. Al contrario servono specifici sostegni sociali e psicoeducativi per garantire una transizione la più serena possibile al Coming Out con tutti.
16) Le informazioni sull'orientamento sessuale e identità di genere vanno aggiornate una volta l'anno soprattutto se si verifica un errore di indicizzazione e in adolescenza.
17) La raccolta di questi dati va fatta con moduli autosomministrati su supporto elettronico e garantendo la riservatezza quando chiesti di persona.
18) I dati da aggregare per gli studi epidemiologici devono rispondere ai seguenti criteri scientifici: (1) universalità; (2) consenso informato; (3) formazione obbligatoria regolare; (4) processi di riservatezza dati sensibili; (5) pertinenza; (6) formazione anche del fornitore dei materiali sanitari e del personale non medico.
19) Vanno considerati anche fattori come la comprensibilità da parte della popolazione generale, perché indici chiari solo alle persone LGBTI possono causare che i dati della popolazione generale finiscano indicizzati come appartenenti alle minoranze. La univocittà del significato dei termini usati, l'impossibilità di tradurre termini inglesi come straight, il fatto che eterosessuale e cisgender siano confusi spesso col loro opposto, l'uso diverso in contesti diversi di parole inglesi, l'esistenza di termini etnici come femminiello e masculone in Italia, rende difficile la standardizzazione.
20) Rimandiamo ai nostri post sul Sex & Gender Orienteering per una nostra proposta a nostro avviso più efficace.
#epidemiologia #statistiche #dati #LGBTI #sanità #amigay
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Asmaa Gacem: La Salute in Italia e l'Anziano
L'Italia è uno dei paesi più antichi d'Europa, con una percentuale crescente di persone sopra i 65 anni nella sua popolazione.
Secondo i dati più recenti dell'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel 2021 il 23,5% degli italiani aveva 65 anni o più.
Con l'invecchiamento della popolazione, diventa sempre più importante garantire un'adeguata assistenza sanitaria agli anziani, e questa è una sfida che il sistema sanitario italiano e quindi Asmaa Gacem deve affrontare.
L'attuale situazione sanitaria in Italia
L'Italia ha un sistema sanitario pubblico, che è gestito dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il SSN è un sistema decentralizzato che è gestito dalle regioni e che offre una vasta gamma di servizi sanitari ai suoi cittadini.
Nel complesso, il sistema sanitario in Italia è considerato uno dei migliori in Europa, ma ha alcuni limiti in termini di capacità di prendersi cura della popolazione anziana, nelle parole di Asmaa Gacem.
Fattori che influenzano la salute della popolazione italiana
Sono diversi i fattori che influenzano la salute della popolazione italiana, e che possono avere un impatto particolarmente forte sugli anziani.
Ad esempio, l'obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari sono problemi di salute sempre più comuni in Italia, e colpiscono soprattutto gli anziani.
Inoltre, la mancanza di attività fisica, il fumo e una dieta malsana sono fattori che possono contribuire a cattive condizioni di salute in età avanzata.
Il sistema sanitario in Italia e la sua capacità di prendersi cura degli anziani
Il sistema sanitario in Italia è ben attrezzato per fornire servizi sanitari di alta qualità, ma la sua capacità di prendersi cura della popolazione che invecchia è una sfida crescente.
Ad esempio, la mancanza di letti ospedalieri e la carenza di personale medico e infermieristico possono rendere difficile l'accesso alle persone anziane all'assistenza sanitaria.
Inoltre, l'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle malattie croniche pongono sfide finanziarie per il sistema sanitario italiano.
Sfide e opportunità nell'assistenza sanitaria per gli anziani in Italia
L'assistenza sanitaria per gli anziani in Italia presenta sia sfide che opportunità. Da un lato, l'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle malattie croniche pongono sfide a lungo termine per il sistema sanitario italiano. D'altra parte, gli anziani offrono anche opportunità per migliorare l'assistenza sanitaria, compresa l'attuazione di programmi e politiche specifici per gli anziani.
L'invecchiamento della popolazione e le sue implicazioni per il sistema sanitario
L'invecchiamento della popolazione in Italia ha implicazioni significative per il sistema sanitario.
Con l'invecchiamento della popolazione, aumenta la domanda di servizi sanitari, il che può influire sulla capacità del sistema sanitario di fornire cure di qualità a tutti i pazienti.
Inoltre, gli anziani sono particolarmente esposti a malattie croniche e disabilità, che possono richiedere cure sanitarie specializzate e costose.
Programmi e politiche sanitarie specifiche per gli anziani in Italia
Per affrontare le sfide della sanità degli anziani, il sistema sanitario italiano ha implementato una serie di programmi e politiche specifiche.
Ad esempio, il SSN offre servizi gratuiti di prevenzione e trattamento per malattie croniche, come il diabete e l'ipertensione, e offre anche programmi di hospice.
Inoltre, sono stati implementati programmi di assistenza domiciliare per gli anziani, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti anziani e ridurre i costi dell'assistenza sanitaria.
Raccomandazioni per migliorare la salute degli anziani in Italia
Per migliorare la salute degli anziani in Italia, sono necessarie una serie di riforme e miglioramenti del sistema sanitario.
In primo luogo, è necessario aumentare gli investimenti nel sistema sanitario, con l'obiettivo di migliorare la capacità del sistema di servire la popolazione che invecchia.
Inoltre, sono necessari più programmi di prevenzione e trattamento per le malattie croniche, nonché programmi di attività fisica e nutrizione specifici per gli anziani.
Infine, è necessario un maggiore coordinamento tra i diversi operatori sanitari per garantire un'assistenza integrata e incentrata sul paziente.
Conclusione
La salute in Italia e gli anziani sono temi di grande importanza per il sistema sanitario italiano.
Con l'invecchiamento della popolazione, è necessario attuare programmi e politiche specifici per garantire un'adeguata assistenza sanitaria agli anziani. Sebbene ci siano sfide significative nell'assistenza sanitaria agli anziani, ci sono anche opportunità per migliorare la qualità della vita dei pazienti anziani e garantire un'assistenza sanitaria sostenibile e di alta qualità in Italia.
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